IL TUO 5x1000 AL CDEC
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NUOVA SEDE La Fondazione CDEC si trasferisce presso la Stazione Centrale di Milano, all'interno del Memoriale della Shoah, dove la nostra Biblioteca, il nostro Archivio e una nuova area multimediale costituiranno un polo unico per mettere una straordinaria documentazione a disposizione di tutti. Testi, immagini, suoni, testimonianze, ricerca per comprendere meglio e costruire un futuro di convivenza civile.
DIDATTICA Una continua attività di insegnamento attraverso l'applicazione di modalità innovative, per ragionare sul concetto di Memoria con le nuove generazioni e con i formatori. Un costante confronto con nuove discipline a supporto della ricerca storica: la psicologia sociale, le neuroscienze, la sociologia, le scienze della comunicazione, la pedagogia, la giurisprudenza, la produzione artistica aiutano a costruire un nuovo e dinamico progetto pedagogico, pensato per "formare formatori".
RICERCA Una straordinaria documentazione archivistica viene continuamente arricchita ed è oggetto di un vasto progetto di digitalizzazione e data sharing. Si lavora per i prossimi anni fra l’altro a progetti sui Partigiani e sulla Resistenza ebraica in Italia, sugli ebrei stranieri rifugiati in Italia prima, durante e dopo la guerra, sulla Brigata ebraica, sulle famiglie e sugli ebrei nelle istituzioni parlamentari.
MEMORIA La trasmissione alle nuove generazioni di una precisa conoscenza storica delle persecuzioni antiebraiche si unisce alla raccolta e allo studio di migliaia di testimonianze di chi ha vissuto gli anni delle limitazioni dei diritti civili, delle deportazioni e delle uccisioni. Una Memoria trasmessa attraverso strumenti moderni per raggiungere i giovani ed educare alla costruzione di una civiltà dell’accoglienza e della comprensione.
OSSERVATORIO ANTISEMITISMO Una costante attività di studio e di monitoraggio del fenomeno antisemita pone la Fondazione CDEC come punto di riferimento di istituzioni e organi di informazione nazionali e internazionali. Il suo importante archivio offre la possibilità di lavorare in una prospettiva di lungo periodo, fornendo materiale utile per esperienze di ricerca in cui la politica diventa uno strumento scientifico per interpretare un fenomeno pericoloso e in crescita come l’Antisemitismo/Antisionismo.
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